Quella pessima abitudine delle feste: i botti

Come tutti gli anni, finite le festività principali dell’anno (Natale e Capodanno), si presenta il solito “conto” di feriti e, nei casi più gravi, morti.

Sembra di stare parlando di uno scenario di guerra, e invece è il risultato di uno degli aspetti che reputo più sgradevoli delle feste: l’esplosione dei botti.

Mini-ciccioli, fontane, petardi, oppure vere e proprie bombe carta stile “curvarolo”. Insomma una miriade di piccoli e grandi ordigni (a volte anche fabbricati illegalmente, in barba ad ogni norma di sicurezza) pronti a deflagrare senza sosta, spesso lasciati nelle mani imprudenti di esaltati, nell’esaltazione collettiva del festeggiamento. Un mix letale.

Se solo ci fossero più spettacoli pirotecnici, fatti da professionisti del mestiere, e meno scoppiettii in solitaria, forse non staremo ogni santo anno a compiangere le imprudenze altrui…

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Capodanno: romani in piazza invadono il centro. Cinque feriti gravi per i botti

Il Campidoglio ha stimato in 600 mila i partecipanti alle iniziative del Comune, dal centro alla periferia, anche questa animata. Cinque purtroppo le persone rimaste coinvolte in incidenti per l’esplosione di petardi. Due di loro hanno perso la mano.

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