Steve Bannon: “L’Italia è il grande esperimento del nostro tempo”

Con “The Movement” Steve Bannon, ex stratega di Donald Trump, vuole riunire tutti i partiti populisti e nazionalisti in una sorta di “internazionale”. Come ostacolare questa pericolosissima deriva xenofoba e razzista? Dando forza e supporto a movimenti come Volt Europa (e Volt Italia 🙂 ), che puntano a rafforzare l’Unione Europea e perseguire l’idea di visione aperta e tollerante del mondo che ci circonda, base fondante anche della “pax europea” faticosamente raggiunta al termine della Seconda Guerra Mondiale!


Articolo e foto da TGCOM24

“L’Italia è il grande esperimento del nostro tempo”. Lo ha detto Steve Bannon, l’ex stratega del presidente americano Donald Trump, durante un’intervista rilasciata a NewsMediaset. “Movimento 5 Stelle e Lega hanno messo da parte le loro differenze e si sono uniti per creare un governo di unità per il bene del Paese. Io stesso sono stato ispirato da ciò, non credo esistano persone come Salvini e Di Maio qui negli Stati Uniti”. Nel corso del colloquio, realizzato da Maria Luisa Rossi Hawkins, Bannon parla anche della Chiesa cattolica, di “The Movement” e del suo nuovo film. Continue reading

Volt Europa, intervista al presidente Andrea Venzon

Articolo tratto da EastWest.eu
di Manuela Scognamiglio


Andrea Venzon ha studiato tra Milano, Londra e New York. Entra nel mondo professionale nel settore privato, come consulente, per poi passare al settore pubblico qualche anno dopo. Nel marzo del 2017 fonda Volt Europa, che punta alle elezioni europee del 2019. E ha l’ambizione di rivoluzionare il modo di far politica nel vecchio continente.

«Volt nasce come reazione alla Brexit, poco più di un anno fa», racconta Venzon al blog Millennials. «Lo abbiamo pensato come centro di discussione, ma poi abbiamo capito che c’era un crescente interesse, da parte della nostra generazione e non solo, a costruire un progetto e un progetto che fosse europeo. Inizialmente, avevamo pensato di creare un partito nazionale ma poi, analizzando le problematiche, ci siamo resi conto che queste erano per lo più comunitarie (crisi economica, cambiamento climatico). Così, abbiamo pensato a una forza politica transnazionale che faccia politica europea con una caratteristica che spesso la politica europea non ha: essere molto locale. Un partito, per dire, che sia presente alle municipali di Milano e alle municipali di Lisbona e sia anche una forza nazionale ed europea. Imitando un po’ il modello americano». Continue reading

La sfida di Volt Europa, presente come partito politico in 8 Paesi Ue

Immagini e articolo tratto da Il Sole 24 Ore
di Riccardo Sorrentino


Un movimento paneuropeo. Pronto a presentarsi alle prossime elezioni del 2019 in diversi paesi dell’Unione. È questa la scommessa di Volt Europa, fondato da tre giovani di tre nazionalità diverse nel 2017 in reazione al referendum su Brexit e l’affermazione, al primo turno delle presidenziali francesi, del Front National di Marine le Pen, con una esplicita vocazione europea.

Andrea Venzon

Differenza di potenziale
Andrea Venzon, italiano, una breve esperienza in McKinsey, oggi presidente di Volt Europa, l’ombrello che raggruppa e coordina i partiti nazionali; Colombe Cahen-Salvador, francese, coordinatrice delle politiche nel team europeo; e Damian Boeselager, tedesco, vicepresidente, hanno scelto il nome ispirandosi proprio all’unità di misura della differenza di potenziale elettrica, per rappresentare «l’energia che vogliamo portare a questo continente». Sono ora pronti a raccogliere i frutti della loro iniziativa.

Una presenza in 30 paesi
Volt ha iscritti in 30 paesi – nei 28 dell’attuale Unione, ma anche in Svizzera e Albania – ed è già articolato in 8 partiti “nazionali” (Italia, Germania, Spagna, Svezia, Danimarca, Bulgaria, Olanda, Francia). Volt Italia, guidato da Federica Vinci, presidentessa, e Michele Quagliata, vicepresidente, è stato ufficialmente fondato a Bologna il 14 luglio, e ha già preso posizione, per esempio a favore della Tav. Conta circa 1.500 aderenti. Continue reading