Mafia Capitale: 37 arresti. Indagato anche Alemanno.

Se passasse questa linea, verrebbe finalmente riconosciuto ciò che è sotto gli occhi di tutti ma che viene negato da sempre: la mafia a Roma c’è. Solo che ci si ostina a non chiamarla così perchè si lega quella parola ad una particolare connotazione territoriale, linguistica, comportamentale che molti hanno visto solo nei film o nelle cronache dei tg, quindi ad un qualcosa distante anni luce. Ma sempre mafia resta. Una mafia dei “colletti bianchi”, una inestricabile collusione tra politici, imprenditori, amministratori locali, burocrati, nella quale il romano si imbatte tutti i santi giorni ed è assuefatto a tale presenza, quasi da non percepirla più. Ed è anche questo uno dei tanti problemi… Continue reading

Roma, aperta (finalmente) la Metro C

È partita. Alla fine ce l’hanno fatta.

Ore 05:30, qualche minuto dopo, la Metro C di Roma ha iniziato il suo servizio dalla Stazione di Centocelle.

Dopo un’attesa di 7 anni, le porte si sono aperte ufficialmente, le scale mobili hanno fatto il loto dovere e un gruppetto di giornalisti e curiosi ha compiuto il primo viaggio ‘ufficiale’ della nuova metro. A bordo c’erano anche dei ragazzi, primi anni di università, facoltà di ingegneria e non, con macchinette e iphone pronti a immortalare l’evento autodichiarandosi accaniti fan della metro…in realtà meno di Atac e più di Youtube.

È così il primo viaggio è iniziato. Fluido, morbido, confortevole, in una metro pulita, non affollata come forse non la rivedremo mai più. Continue reading

Caso Cucchi, tutti assolti. La madre: “Sentenza assurda”

Tutti assolti, anche i medici. Questa la sentenza della corte d’Appello di Roma per la morte di Stefano Cucchi, il geometra romano arrestato il 15 ottobre 2009 per droga e deceduto una settimana dopo nell’ospedale Sandro Pertini. La formula adottata dal giudici è quella prevista dal secondo comma dell’articolo 530 “ovvero quando manca, è insufficiente o è contraddittoria la prova che il fatto sussiste, che l’imputato lo ha commesso, che il fatto costituisce reato o che il reato è stato commesso da persona imputabile”. “È una sentenza assurda. Mio figlio è morto ancora una volta” ha detto la madre di Cucchi dopo la lettura della sentenza d’appello. La sorella Ilaria è scoppiata in lacrime. Continue reading

La teoria delle finestre rotte

New York. L’idea della politica di “tolleranza zero” contro la microcriminalità di cui tanto si parla oggi in Italia è nota per essere stata applicata (anche sui lavavetri) dal sindaco di New York, Rudy Giuliani, negli anni Novanta, ma in realtà è stata elaborata a metà degli anni Settanta in New Jersey da un governatore del Partito democratico. Il piano anticriminalità del New Jersey si chiamava “Safe and Clean Neighborhoods Program” e consisteva nel fornire soldi e mezzi alle varie città dello stato per far uscire i poliziotti dalle macchine e dislocarli per strada. In quel testo apparve per la prima volta la definizione “zero tolerance”. La cosa sembrò finire lì. Nel marzo 1982, però, due studiosi neoconservatori del Manhattan Institute, il centro studi newyorchese che diventò la fucina di idee della sindacatura Giuliani, scrissero un articolo sul mensile liberal The Atlantic Monthly a cui fu dato un titolo apparentemente oscuro: “Broken Windows”, “finestre rotte”. La teoria era spiegata così: “Prendete un palazzo con poche finestre rotte. Se le finestre non vengono riparate, i vandali tenderanno a rompere anche le altre finestre. Alla fine, potrebbero anche entrare nel palazzo e, se libero, potrebbero occuparlo oppure dargli fuoco. Continue reading