Kant e la zia Dimma

di Mauro Del Bue

Un primario di neurochirurgia, il più grande della storia della filosofia, che abbia operato sul cervello umano, un attento scrutatore e selezionatore della mente e dei suoi infiniti e inesplorati rigagnoli di potere, Immanuel Kant era anche molto utile ai suoi vicini di casa. Era un tipo davvero svizzero (anche se era tedesco, nato a Koenigsberg nel 1724). I suoi vicini infatti regolavano l’orologio a seconda delle sue passeggiate. Kant spaccava il secondo. E magari cantava anche alle 12 in punto e alle 16 di ogni giorno. O forse fischiettava. E quando un giorno si presentò con quasi un minuto di ritardo (era il 1789) era perché era stata presa la Bastiglia (uno degli avvenimenti più importanti della storia dell’umanità). Mai ritardo fu più giustificato.

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