Rogerio Ceni lascia: 1237 gare, 131 gol, una sola maglia

Adesso è davvero finita: è finita sugli spalti, bloccato da un infortunio, ma è finita un’epopea. Rogerio Ceni, il portiere con più gol segnati al mondo nella storia di questo sport, lascia il calcio giocato: ora lo attendono una gara d’addio, l’11 dicembre, e poi probabilmente una carriera da allenatore, per la quale sta già studiando, con il suo ultimo tecnico Osorio e anche con qualche visita a “mostri” della panchina come Guardiola e Mourinho. Ceni lascia il San Paolo dopo 1237 partite, 131 gol e 26 titoli (coppette minori comprese). Numeri, quelli di “o Mito”, che difficilmente saranno superabili.

UNA SOLA MAGLIA — Rogerio Ceni si ritira a 42 anni: la sua è stata una carriera lunga, e vissuta tutta con un’unica maglia, quella del San Paolo: arriva nel club a 17 anni, nel 1990, debutta nel 1993, fino al 1996 fa il secondo del mitico Zetti. Quando questi lascia, la porta è sua, e lo resterà ininterrottamente fino a oggi, anche considerando che il primo infortunio serio è datato 2009. Le 1237 presenze lo piazzano solo dietro Shilton, come numero di gare giocate: in carriera ha vinto, solo per citare i trofei maggiori, 3 campionati brasiliani, 3 paulisti, 2 Libertadores, 2 Intercontinentali e un Mondiale per club. In Nazionale la storia è stata meno gloriosa, con sole 16 presenze, ma un Mondiale vinto, quello del 2002, seppur da riserva.

IL PIEDE DESTRO — Ma alla storia passerà soprattutto il suo “sontuoso” piede destro: 131 gol, 61 da calcio di punizione, 69 su rigore, e uno anche su azione. Praticamente doppiato il secondo portiere goleador, Chilavert (67). Seguono Johnny Vegas (42), Higuita (41) e Campos (40). Su calcio da fermo era una sentenza, quando il San Paolo andava ai rigori, lui c’era e non sbagliava mai. Un solo errore ai penalty dopo il 120′ in tutta la carriera, nel 2010, nei rigori contro i peruviani dell’Universitario. La capacità di calcio non era solo innata, ma fortemente allenata: prima e dopo ogni allenamento si fermava per una sessione di calci da fermo. In squadra era leader, autorizzato a discorsi motivazionali quando necessario, fra i pali era probabilmente sottovalutato. Fra le sue prestazioni migliori, indimenticabile quella al Mondiale per club del 2005, quando stoppò Gerrard e tutto il Liverpool: il San Paolo vinse 1-0, lui si prese il premio di miglior giocatore del torneo.

FUTURO — Ceni, che fuori dal campo è un rocchettaro, ma anche un elegantone, oggi lascia la porta a Denis. Lascia un San Paolo che andrà in Libertadores la prossima stagione (per la prima volta senza di lui dopo 25 anni) e prepara la sua nuova carriera. Prima di fare il portiere, stava per diventare pallavolista. Oggi c’è già chi lo vorrebbe presidente del San Paolo, ma la panchina pare attirarlo di più. Il piede destro, peraltro quello infortunato che lo ha privato di un addio in campo, però, può andare definitivamente in pensione.


Tratto da Gazzetta.it (LINK)


 

 

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