Pre-esercizio Linea C: prime valutazioni

Tratto dal sito del Comitato Metro x Roma (LINK)

Una Commissione Speciale MetroC, quella di venerdì scorso, tutta incentrata sull’ attività di pre-esercizio e gestione della prima tratta consegnata: da Pantano a Parco di Centocelle.

Come tutti ricorderete il 15 dicembre scorso Atac ha preso in consegna la suddetta tratta e di conseguenza si è fatta carico, non solo di effettuare il pre-esercizio finalizzato all’ottenimento del nulla osta per l’apertura al pubblico, ma anche di tutti gli oneri che derivano dalla gestione dell’infrastruttura. Proprio quest’ultimo è il tasto dolente. Non a caso la commissione è stata convocata proprio in merito a un articolo apparso su Repubblica lo scorso 15 gennaio.

L’esercente non è attualmente in grado, sia da un punto di vista finanziario che organizzativo, di garantire tutta una serie di attività: dai sevizi di pulizia e sorveglianza alla manutenzione degli impianti. Già in sede di sottoscrizione dell’Atto Attuativo Roma Metropolitane si era riservata, qualora si fosse palesata la necessità, di affidare queste attività al contraente generale. L’offerta del consorzio MetroC ammonta a complessivi 30 milioni. Secondo Atac si dovrebbero invece spendere poco meno di 22 milioni perchè, hanno puntualmente spiegato: “Un’ attività di pre-esercizio non potrà mai generare un’usura paragonabile a quella di un sistema in esercizio a pieno regime e di conseguenza la nostra stima è fatta su livelli di manutenzione e servizi adeguati al grado di utilizzo effettivo”. Quindi, ci ha tenuto a spiegare il direttore generale di Roma Metropolitane, ing. Luigi Napoli, non ci troviamo di fronte a un contenzioso, a valutazioni discordanti o imposizioni di alcun genere: “Si tratta semplicemente di accordarsi sul livello di prestazione da fornire”. In sostanza si tratta di un costo per attività che andrebbero comunque sostenute ma che, per difficoltà non meglio specificate, saranno appaltate esternamente alla società.

Quindi, in questo caso, quello che desta la nostra preoccupazione non è tanto la legittimità del pagamento quanto la ragione che ne è alla base: cioè che Atac non è in grado di svolgere alcuni dei compiti che le spettano in quanto esercente delle infrastrutture di trasporto pubblico. Il fatto che non ne sia in grado oggi non ci da alcuna garanzia che lo riesca a fare domani quando la linea sarà in esercizio. E il potenziale continuo ricorso agli appalti esterni, pratica già abbondantemente diffusa sulle linee esistenti, non può contribuire certamente a una buona gestione, con la frammentazione di compiti e responsabilità che ne deriva.

Un costo in più che dovrà essere sostenuto riguarda l’assistenza richiesta da Atac per la gestione del pre-esercizio. MetroC l’ha valutata in 200.000 euro al mese. Non possiamo nascondere le ovvie difficoltà nell’avvicinarsi per la prima volta a un sistema così complesso, ma ci stupisce alquanto che, dopo l’addestramento, dopo due mesi di tirocinio (i tecnici la chiamano familiarizzazione), dopo un mese di pre-esercizio, ci sia ancora la necessità di assistenza di enti terzi.

Intanto il pre-esercizio prosegue regolarmente e secondo la tabella di marcia. Le attività sono state modulate proprio in funzione della complessità dei sistemi di automazione e delle esigenze di Atac che si trova per la prima volta a gestire un’infrastruttura del genere. Quindi si è scelto di procedere progressivamente, incrementando di mese in mese il numero di treni e tecnici impegnati e i turni di lavoro. Attualmente si lavora con 3 treni su un unico turno con circa 72 addetti Atac. E’ evidente il vantaggio di procedere in questo modo: a ogni singolo e contenuto incremento di intensità delle attività si possono scrupolosamente evidenziare delle anomalie e tranquillamente porvi rimedio; Si arriverà a pieno regime ad Agosto, quando sarà consegnata la tratta fino a Lodi, così da poter simulare un’attività di esercizio vero e proprio fino ai primi di Ottobre, quando è prevista l’apertura.

Speriamo proprio che il vantaggio di svolgere il pre-esercizio in questo modo e l’abbondante disponibilità di tempo vengano sfruttati al massimo e ci evitino qualche sorpresa o spiacevole inconveniente nel momento in cui migliaia di romani cominceranno ad usufruire della tanto attesa linea metropolitana.

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