E’ strano. Proprio quando penso di essere andato il più lontano possibile, scopro che posso spingermi ancora oltre
Ayrton Senna
E’ strano. Proprio quando penso di essere andato il più lontano possibile, scopro che posso spingermi ancora oltre
Ayrton Senna
C’era una volta la storia di un glorioso partito, che dopo mille mutazioni genetiche ancora stenta a trovare una sua identità ben definita, tant’è che anche il nome è politicamente “sui generis”. Un suo esponente di spicco, nel lontano 1999, fu profetico:
C’è adesso un partito con una base grande come e più di quello “glorioso”, eppure per la sua volatilità e disomogeneità ideologica non riesce a mettersi d’accordo su nulla (neanche sul governare o sul fare opposizione), come fosse il grembo di uno squalo, pieno di “piccoli” pronti a sbranarsi l’un l’altro per la propria sopravvivenza personale.
In questo scenario si inseriscono segretari molli e tristi, magari molto preparati ma col carisma di un impiegato del catasto, depresso e vessato dal proprio datore di lavoro.
E poi arriva lui, il gggiovane, il Fonzie della politica, carismatico, battuta pronta e spirito battagliero. E soprattutto ciarliero come un Mastrota davanti le pentole Mondialcasa.
Apri i giornali di oggi e leggi le dichiarazioni che potete leggere qui sotto.
E ripensi a qualche mese fa, e ai giaguari da smacchiare che ora sono più macchiati che mai.
Tra smacchiatori e asfaltatori, mi e vi domando: ma questi ci sono o ci fanno?
Al futuro (prossimo) l’ardua sentenza…
Copio ed incollo questo lancio d’agenzia, segnalatomi dal mio ufficio stampa.
(ANSIA) – ROMA, 15 SET – “E’ ancora un pò malconcio, ma sta bene”: lo afferma il direttore sanitario della clinica “San Mbriacamo”, Dott. Guido Ebbro, a proposito del topo in coma etilico la cui foto, pubblicata da @FabioCruciani su Twitter, ha fatto il giro del web.
“Lo abbiamo ripreso per i baffi – ha riferito il direttore della clinica interpellato dalla rivista enologica In vino veritas – e lo abbiamo immediatamente inserito in un programma di disintossicazione. Reagisce con prontezza alle cure, ma il percorso verso la completa sobrietà è ancora piuttosto lungo”.
L’eterno indeciso, Johnny (Kyosuke)
La ragazzina ultra accollante, Tinetta (Hikaru)
La ragazza misteriosa, Sabrina (Madoka)
Li ricorderete di certo, vero?
Da noi il cartone è arrivato con il nome di “E’ quasi magia Johnny”, mentre il nome reale è:
Croce e delizia dei pomeridiani trastulli di bimbo, “E’ quasi magia Johnny” è stato, da sempre, il cartone che mi ha incuriosito di più.
Innanzitutto per il cartone in sè, e di come è arrivato in Italia…infatti non riuscivo a comprendere il perchè il povero Johnny prendesse schiaffoni a go go senza motivo, e a distanza di anni l’ho compreso: CENSURA, cosa non rara per moltissimi cartoni mandati in onda su Italia 1.
Il Messaggero ha ripreso il mio tweet. E non solo:
________________________
Stamattina faccio il mio solito tragitto per andare a lavoro, e in uscita dalla metropolitana ricevo un buongiorno coi fiocchi:
Ratto evidentemente svenuto e ‘mbriaco (è un eufemismo…) sul camminamento, precisamente alle 8 del mattino (ora di punta per lavoratori e studenti), appena fuori dalla stazione Valle Aurelia (Metro A).
Il tutto segnalato via Twitter all’Atac (@InfoAtac). Di solito sono celeri nel rispondere, ma oggi hanno ignorato bellamente. E vabbè…
PS: e come spesso accade, non c’era manco un’anima al gabbiotto in stazione…