Che fine ha fatto, Marco Giampaolo?

carmen-sandiegoCome un novello Carmen Sandiego (ma con decisamente meno charme), Marco Giampaolo, mister del Brescia, fino a poco fa aveva fatto perdere le sue tracce.

Completamente sparito, scomparso. La società ha addirittura diramato un comunicato sull’accaduto, parlando di “assenza temporanea”.

Pochi minuti fa l’epilogo: tutto ok, Giampaolo è a casa sua e la scomparsa non è una scomparsa, ma una “semplice” dimissione irrevocabile dalla panchina del Brescia, forse causata dai cori dei tifosi nell’ultima partita, inneggianti il precedente allenatore (Calori).

Che dire: io personalmente non sono mai riuscito ad interpretare l’allenatore e il personaggio Giampaolo, a tratti santone della panchina e a tratti brocco totale, sempre con questa faccia affranta da chissà quale dramma personale.

Chissà cosa c’è dietro a tutto questo caos…

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Fonti:

VeltRenzi, e la voglia di un PD classe 2008

Renzi ha una voglia matta di riportare il PD al 2008, predicando l’abbattimento del “correntismo” e magari pure l’autosufficienza elettorale, come fece 5 anni fa l’allora leader Veltroni.

Sarà pure gggiovane, ma ha già la memoria corta. Spero che Walter gli ricordi come andarono a finire quelle elezioni…

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Articolo tratto dal sito MediaPolitika

Pd “cool” e “riformista”, l’idea di Renzi e Veltroni

di Elena Angiargiu

Uniti per un grande partito democratico e riformista. Renzi e Veltroni ritrovano l’intesa dei tempi dell’Ulivo puntando oggi ad un partito “riformista, inclusivo, innovativo”. Cambiamento è la parola d’ordine per il sindaco di Firenze e il primo segretario del Pd, tra i più autorevoli componenti della Direzione Nazionale, insieme al Tempio di Adriano a Roma per la presentazione del libro “L’Italia dei democratici. Cambiare il Pd per cambiare il Paese” di Enrico Morando e Giorgio Tonini, edito da Marsilio. Tra i temi dell’incontro, moderato da Enrico Mentana, le larghe intese, l’identità democratica, passando per il Congresso e le Primarie, fino alla prospettiva futura del partito.

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Occupazioni al Parco Somaini

tratto dal sito RomaToday

Prenestino, accampamenti abusivi nel Parco Somaini: a repentaglio la sicurezza degli occupanti

Un cancello con tanto di divieto di accesso e sullo sfondo due casali fatiscenti dove hanno trovato alloggio interi nuclei familiari: una situazione di estremo pericolo che le istituzioni fanno finta di non vedere

di Moreno Alessandri

Parco Somaini, via Belmonte Castello, un cancello con tanto di divieto di accesso agli estranei e sullo sfondo due antichi Casali di quello che fu la campagna romana. Le segnalazioni dei cittadini che parlano di luoghi in cui sembrano trovare alloggio interi nuclei famigliari sembrano non impensierire più di tanto le istituzioni locali e gli uomini della Polizia Roma Capitale.

Vedendo da lontano la struttura, dalle sembianze ormai di una delle tante dimore decadenti presenti in tanti films delle saghe su vampiresche, non si riesce a comprendere la superficialità di tanti soggetti che pur avendo responsabilità oggettive, fanno finta che tutto va bene. Eppure non è passato così tanto tempo da quando una famiglia di Romeni scampò per miracolo al crollo della volta della fungaia di via Labico.

La situazione che anche da Google Earth appare precaria se non drammatica, dovrebbe consigliare lo sgombero e la chiusura e messa in sicurezza immediata del sito, invece niente. Si fa finta di nulla vivendo alla giornata nella speranza che nulla accada. Folle, basta alzare gli occhi sui tetti dei vecchi casali agricoli per rendersi conto che il dramma è spesso un evento annunciato.

Phonebloks

Oramai più o meno tutti possediamo uno smartphone, e sappiamo anche quali siano le problematiche che si palesano al presentarsi di un qualsiasi guasto del device: difficoltà nell’assistenza, nel reperire i pezzi di ricambio, e costi spesso proibitivi. E di fronte a tutto ciò, spesso la soluzione si riduce al ricomprare un nuovo telefono, cestinando quello vecchio, anche quando non è proprio così “vecchio”. E ovviamente la stessa “soluzione” viene usata quando si vuole un apparecchio più potente e al passo coi tempi.

In quest’ultimo caso è scontato, direte voi. Eppure qualcuno la pensa diversamente.

Phonebloks è un progetto di Dave Hakkens, il quale ha ripensato in maniera totalmente rivoluzionaria il concetto di smartphone.

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