Tutto quello che ho imparato ritrovandomi improvvisamente single a 25 anni

di David Whelan

Uscire da una relazione durata per un periodo di tempo abbastanza lungo è un po’ come nascere. È doloroso, rumoroso e una volta che il processo è concluso ti ritrovi da solo, coperto di merda, a urlare cose senza senso contro un mondo che non capisci.

Su internet si trovano un sacco di consigli su come superare il trauma della rottura—al 95 percento sono madornali stronzate, e al 5 percento pubblicità porno sotto mentite spoglie. Entrambi hanno una loro utilità, ma rimane il fatto che nonostante tutte le mie ricerche non ho trovato nulla che parlasse davvero dell’orrore e dello smarrimento che provi quando una metà di quello che sei si stacca, prende e se ne va, lasciandoti lì come se fossi un demente che improvvisamente non sa più nulla di se stesso.

Proprio per questo, saper dare consigli e aiutare gli altri a superare la fine di una storia potrebbe essere una di quelle doti che ti permettono di alzare un sacco di soldi. Sfortunatamente, non è il mio caso: io di consigli da darvi non ne ho. Sinceramente credo che nessuno li abbia. E questo perché tutto si riduce a una sensazione di tristezza che dura finché non ci stanchiamo di masturbarci e usciamo alla ricerca di quello che diventerà il nostro prossimo ex.

Detto ciò, affrontare una cosa del genere in quel particolare momento della vita in cui inizi a intravedere in modo chiaro e nitido l’età adulta mentre hai i piedi ancora immersi nelle ceneri della giovinezza insegna parecchie cose. Quindi quelle che elencherò ora sono alcune delle lezioni di vita che ho appreso tornando a essere single a 25 anni. ​

A nessuno importa quanto siete diventati patetici
​Siete entrambi ancora vivi? E se sì, non sono previsti eventi che potrebbero farlo diventare un no? Be’, allora mettetevi l’anima in pace: non frega a nessuno. I vostri amici vi riempiranno il telefono di emoticon e i vostri genitori inizieranno a chiamare più spesso, ma fondamentalmente dovete sempre tenere a mente che per una persona mediamente felice ascoltare i vostri problemi sentimentali è interessante quanto aprire la bolletta del gas. La bolletta del gas di qualcun altro, però.

E questo perché una volta passati i vent’anni, tutti—le topmodel, i cani, gli eunuchi e perfino vostra nonna—hanno sofferto qualche pena d’amore. Nessuno si lascerà andare a banali sentimentalismi solo perché avete passato un mercoledì un po’ fuori dall’ordinario. E se qualcuno lo fa, è solo perché si sta trastullando con l’idea di farsi il vostro ex.

Negli ultimi cinque anni non vi siete fatti neanche una foto decente
​Quando una domenica mattina, in pieno hangover, deciderete di scaricare Tinder e di iniziare a usarlo vi rendete immediatamente conto di una grande verità: è da tempo che una macchina fotografica non vi immortala in una fotografia che possa dirsi almeno lontanamente decente. Sto iniziando a pensare che non sia colpa della macchina fotografica. Probabilmente il punto è che l’idea che ho di me stesso è leggermente diversa dal modo in cui effettivamente sono. A dire la verità non ho la più pallida idea di come appaio. Come cazzo mi vedono gli altri?

Questa lacuna ha una motivazione, ovviamente. Durante la mia relazione ho subito una metamorfosi: ora il mio guardaroba si compone solo ed esclusivamente di pantofole e dolcevita. Ogni tanto provo disprezzo per le persone sulla metro giudicandole in base ai giornali che leggono. Uso la parola “problematico” in discorsi informali. In sostanza, sono noioso e molto solo.

La maggior parte della gente non vuole fare sesso con voi
​Uno dei falsi miti che si è diffuso a causa di quelle brutte persone che popolano Hollywood è che gli uomini, se non fossero fidanzati con donne accentratrici e autoritarie, andrebbero a letto con una donna diversa ogni sera.

Ma indovinate un po’? Nella vita reale questa cosa non succede. Al massimo è l’idea di paradiso di un attentatore. Se dopo più o meno cinque anni di relazione continuate a pensare che le donne siano solo delle vagine che camminano, allora siete dei coglioni e probabilmente vi meritate di essere infelici.

Siete voi i primi a non voler fare sesso
​Il punto non è solo che dopo la fine di una storia la gente non vuole venire a letto con voi perché sembrate e vi comportate come uno che è appena tornato dal fronte. Ma è che voi per primi non avete voglia di fare sesso con nessuno. Nei momenti peggiori vi ritroverete a paragonarvi a un cane rabbioso a cui hanno fatto punture inguinali talmente tante volte che ora desidera solo dimenticarsi di avere un organo riproduttivo.

Le cose vanno avanti così finché un giorno non vi accorgete che le uniche persone che vi scrivono sono lo spacciatore e i fattorini delle pizze. E quando arriva quel giorno significa che è il momento di rialzarsi e tornare in campo. Non potete star lì seduti a masturbarvi coi rimpianti per il resto della vita.

I rituali del corteggiamento non sono più quelli di prima
Io e la mia ex ci siamo conosciuti così: le ho vomitato in testa durante una festa universitaria (tipo le feste delle confraternite con i bicchieri rossi che si vedono nei film americani, solo che non c’erano i bicchieri rossi). Se siete convinti che lei sia la ragazza più buona del mondo, vi prego di riconsiderare la vostra posizione. Da giovani questi comportamenti sono assolutamente normali. Vomitarsi addosso nei Duemila era un po’ come “andare a fare un giro al parco” nel 1600: classici rituali di corteggiamento. Ma ora quei giorni inebrianti sono finiti. Se oggi vomitassi su qualcuno dubito fortemente che il giorno dopo ci uscirei a pranzo. Probabilmente mi arresterebbero.

Cosa significa “flirtare”?
Sul serio, che vuol dire? Significa semplicemente sussurrare all’orecchio un codice segreto che è in grado slacciare la magica cerniera dei pantaloni? Mandatemi le vostre risposte (e i vostri numeri di telefono) via posta.

Esci per “andare a ballare” ma non balli con nessuno
​Decido di uscire. Esco. Ma poi quando sono lì non parlo con nessuno. Io sono esattamente il tipo che si rintana in un angolo con il suo campari soda e sta lì a fissare le luci e a guardare il cellulare, nella speranza che qualcuno trovi questo atteggiamento abbastanza seducente da venire a parlarmi. In pratica io sono tutti voi.

Non sapete più chi sono i giovani
Non molto tempo fa, in un locale, mi sono trovato di fianco una persona di bell’aspetto che avrà avuto nove anni meno di me. E all’improvviso mi sono sentito come un fisico alle prime armi che riflette sul mondo: riuscivo a vedere tutti i vari componenti, conoscevo la teoria, ma in fondo non avevo la minima idea di cosa stesse succedendo.

Guardatevi dentro e riflettete: “Voglio rovinare gli anni migliori della loro vita così come io ho rovinato i miei? Voglio davvero provare a capire il loro mondo di YouTuber ed emoji? Scaricare Snapchat è un’opzione sinceramente percorribile? No, e non riuscirete comunque a sviluppare una lingua franca intergenerazionale che vi aiuterà a scopare. Io i giovani non li capisco più.

Gli amici sono per sempre, no?
Fatevi degli amici o tenetevi stretti i vostri. Gli amici sono la cosa che conta davvero. Vi tireranno fuori dall’abisso anche solo lasciandovi delle scoregge nei messaggi vocali di Whatsapp.

Dovete accettarlo: siete più grassi, maleodoranti e meno divertenti di prima​
​Avete passato i vent’anni. E siete single. Le docce non sono facoltative. L’appuntamento dei vostri sogni è una serata in solitaria, tra divano e Super Smash Bros. Il vostro armadio è pieno di maglie troppo strette e jeans troppo larghi. Dicono che invecchiare fa schifo, ma porta anche un bel po’ di cambiamenti.

E una relazione stabile è l’ambiente ideale in cui sviluppare questi cambiamenti tanto strani quanto rassicuranti. In altre parole, il luogo perfetto in cui invecchiare. Ma quando la relazione stabile si disintegra in mille pezzi, inizierete a provare nostalgia per quella consolazione che un tempo ritrovavate in un mondo che di giorno in giorno si interessa un po’ meno di voi. Quando sei un patetico ventunenne, hai quantomeno la possibilità di aspirare a diventare un venticinquenne non patetico. Ora che sei un patetico ventiseienne, e la tua unica aspirazione è racimolare più follower, nessuno si aspetta di vederti cambiare.

Avere relazioni importanti è bello, ma ha anche l’incredibile capacità di succhiarti via tutte quelle parti che ti permettono di funzionare al di fuori di una coppia. Quindi, il consiglio più importante che mi sento di darvi è questo: ricostruitevi al volo queste parti, se volete combinare qualcosa.


Tratto da Vice (LINK) – Illustrazione di Dan Evans


 

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