[FMIta.it]Castel Rigone: una storia a “Pane e Cashmere”

ARTICOLOSTORIA

Frazione di una già piccola cittadina in provincia di Perugia, Passignano sul Trasimeno (neanche 6mila abitanti), Castel Rigone è passato alla storia del calcio italiano per essere stato nella stagione calcistica 2013-2014, “grazie” ai suoi circa 400 abitanti, il paese più piccolo ad avere una squadra nel calcio professionistico, precisamente nella Lega Pro Seconda Divisione (Girone B).

Ulteriore particolarità è data dai pochi anni di vità del club, fondato nel 1998, ma soprattutto dal suo proprietario: non si direbbe, eppure il Castel Rigone Calcio ha come presidente un miliardario, tale Brunello Cucinelli, che ha fatto e fa le sue fortune con il cashmere, vendendo i suoi capi estremamenti costosi in tutti i continenti del globo terracqueo. Continue reading

70 anni fa l’eccidio delle Fosse Ardeatine

Tratto dal sito RaiNews (LINK)

Articolo di Veronica Fernandes

Il comando germanico ha, perciò, ordinato che, per ogni tedesco ucciso, dieci criminali comunisti badogliani siano fucilati. Quest’ordine è già stato eseguito.
(Il Messaggero, 25 marzo 1944)

Una frase asettica, pubblicata in un trafiletto. L’orrore dell’eccidio delle Fosse Ardeatine straripa dalle parole scelte dal Messaggero il 25 marzo del 1944 e arriva fino ad oggi, al 24 marzo del 2014, il 70esimo anniversario del giorno in cui le truppe di occupazione nazista uccisero 335 persone come rappresaglia per l’attentato partigiano di via Rasella, a Roma, il giorno prima, in cui morirono 33 soldati del reggimento Bozen. E’ il primo anniversario senza il suo boia, Erich Priebke, morto agli arresti domiciliari l’11 ottobre del 2013, dopo aver festeggiato il centesimo compleanno nella sua casa di Roma. Anche nelle sue ultime ore, l’ex ufficiale nazista aveva riacceso le polemiche con un video, diffuso dal suo legale, in cui continuava a difendersi: L’ordine era arrivato direttamene da Hitler e non poteva essere discusso. Un’affermazione più volte smentita dalle ricerche storiche. Priebke sosteneva anche che l’attentato di via Rasella fosse stato organizzato con lo scopo preciso di provocare la rappresaglia. Se la Storia fosse stata scritta dai gerarchi nazisti, le vittime oggi non avrebbero un nome, la strage sarebbe sepolta dal silenzio.

L’assalto di via Rasella
Siamo a Roma, occupata dall’8 settembre del 1943, una città piegata dalla fame e dalle incursioni aeree. Giorgio Amendola, a capo dei Gruppi di Azione Patriottica, organizza l’azione di via Rasella. Sceglie il 23 marzo – una data simbolica, l’anniversario della fondazione dei Fasci di Combattimento. Ricorderà, anni dopo, il battaglione Bozen che “passava ogni giorno alla stessa ora, con precisione teutonica”, lo sfregio quotidiano dell’occupazione.

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Il rivoluzionario – di Valerio Varesi

Dopo un pò di tempo dal suo acquisto, ho finalmente terminato di leggere “Il rivoluzionario”, libro scritto da Valerio Varesi ed edito da Frassinelli.

Non appena lo avevo semplicemente visto in libreria mi aveva incuriosito: banalmente per il suo colore rosso e per quell’uomo solitario, sempre vestito di rosso, che campeggia in copertina. Già così avevo avuto una strana sensazione. Lo giro, e leggo la quarta di copertina:

“Il romanzo di una generazione, che ha creduto negli ideali di equità e giustizia. E li ha visti crollare insieme con il più famigerato muro della storia.”

Capisco doppiamente che quello è il MIO libro.

il-rivoluzionario

Non tanto per esperienze vissute direttamente, ma per quelle di famiglia, ascoltate in mille racconti.

Cambia il contesto (la rossa Bologna, mentre quello familiare è romano), ma le sensazioni, le delusioni, le situazioni vissute sono quelle. Quelle di un intero popolo che, nell’immediato dopoguerra, ha creduto fortemente nella possibilità di una vera rivoluzione, ma che si è scontrato in primis con la realtà italiana ed infine con quella internazionale, vedendo andare in frantumi il sogno di poter creare una società e un mondo più giusto, solidale, equo.

Chi leggerà “Il rivoluzionario” entrerà di fatto in uno spaccato di storia d’Italia e del PCI dalla Liberazione fino ai primi anni 80, narrata tramite le vicende di un militante del partito e, in parte, della sua famiglia.

Personalmente questo libro ha emozionato. Io vi consiglio di leggerlo…poi fate come volete! 😉