Italia in deflazione per la prima volta dal 1959: prezzi in calo dello 0,1% ad agosto

Tratto da Il Sole 24 Ore (LINK)

L’Italia è in deflazione. Ad agosto l’indice dei prezzi al consumo misurato dall’Istat nelle prime stime ha segnato un calo dello 0,1% rispetto allo stesso mese dello scorso anno (era +0,1% a luglio). Il nostro Paese entra in deflazione per la prima volta da oltre 50 anni, cioè dal settembre del 1959. Allora, precisa l’Istat, la variazione dei prezzi risultò negativa dell’1,1%, in una fase di 7 mesi di tassi negativi. Il tasso di variazione annuale dei prezzi è in discesa da quattro mesi consecutivi.

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Il fallimento delle politiche sull’immigrazione in Italia

Tratto da Pagina99 (LINK)

di Nicolò Cavalli

L’edizione di pagina99We in edicola sabato 2 agosto seguiva le operazioni dell’agenzia per i rifugiati delle Nazioni Unite(UNHCR) raccontando le rotte e le difficoltà delle migliaia di persone che ogni estate si mettono in mare, in cerca di speranza sulle coste italiane. Nel pieno dell’emergenza degli sbarchi, siamo anche intervenuti riproponendo l’idea di un corridoio sul Mediterraneo per razionalizzare le richieste di asilo dei rifugiati. Ma c’è un altro lato della medaglia, quello degli stranieri che vivono già in Italia, e che negli ultimi decenni hanno visto accrescere il loro peso in termini numerici ed economici nella vita del Belpaese. Continue reading

Medico, rapper, spacciatore. La nuova jihad nasce nelle file degli “integrati”

Tratto da LaStampa.it (LINK)

di Domenico Quirico

Un rapper; o un medico; o uno spacciatore: nei tre possibili assassini britannici di James Foley, nel loro contegno di belva, c’è per noi, europei, occidentali, come un sociologico soffio di ghiaccio. In quei minuscoli fili delle trame che la vita continuamente ordisce, sperde e ricompone intorno a ogni persona umana c’è, forse, la complessità e il pericolo della nascita di una infezione nascosta, il jihadismo europeo, composta cioè da ragazzi che hanno vissuto tra noi e come noi.

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Conti pubblici, aggiornamento del Def slitta a ottobre per aspettare “aiutino” Esa

Tratto da Il Fatto Quotidiano (LINK)

Pur di garantire la “ripartenza col botto” promessa l’1 agosto agli italiani, Matteo Renzi cambia in corsa il calendario dell’aggiornamento dei conti pubblici. Il nuovo Documento di economia e finanza, ha comunicato il Tesoro, non sarà presentato alle Camere il 20 settembre, come prevede una legge del 2011: arriverà in Consiglio dei ministri per il via libera solo l’1 ottobre. Per aspettare che l’Istat diffonda i conti nazionali aggiornati sulla base del tanto atteso (a Palazzo Chigi) nuovo sistema di contabilità pubblica European system of national accounts 2010, meglio noto come Esa 2010 o, in italiano, Sec 2010. Quello che prevede, tra le altre cose, che nel calcolo del prodotto interno lordo rientrino le spese in ricerca e sviluppo e quelle militari, ma pure le attività illegali, compreso traffico di droga, contrabbando e prostituzione. E che si tradurrà per l’Italia, senza che nulla cambi in concreto nell’economia reale, in un aumento del Pil di 1-2 punti percentuali. Continue reading

E il PD romano vaneggia sul “caso ambulanti”

Tratto dal blog RomaFaSchifo (LINK)

Dapprincipio abbiamo pensato ad un scherzo. Poi abbiamo pensato ad intimidazioni di bassa lega. Alla fine, invece, abbiamo capito che stavano facendo sul serio.
I contatti sono avvenuti via Twitter, tutto nero su bianco, ma non visibile a tutti: tutto giocato tramite messaggi privati. Che però abbiamo conservati, disponibili, registrati. A scriverli e inviarli un importante esponente del PD, uno dei più importanti. “Dovrete dimostrare ai giudici tutto quello che avete detto”, scrive. Insomma il PD si è arrabbiato e alcuni consiglieri (forse tutti) sono intenzionati a querelare Roma fa Schifo, a far chiudere il blog, magari a chiedere i danni (quanti soldi desiderate, prego?) in nome di una diffamazione che, tuttavia, non c’è mai stata. A nulla sono valse le richieste di spiegazione e le offerte di eliminare contenuti che fossero risultati come un attacco privato verso qualcuno, come una diffamazione strictu sensu. I nostri interlocutori sono stati fermissimi “vi denunciamo, vi trasciniamo in tribunale, dovrete dimostrare le parole che avete detto davanti ai giudici”. Ma dimostrare cosa? Ad ogni modo pensate come sarebbe stata diversa questa città se questi amministratori, se questi consiglieri, se questi eletti, se questi politici adottassero questa stessa fermezza e rigidità che dimostrano contro i cittadini, anche contro le mele marce del loro partito che continuano a operare in nome di un consociativismo che lega destra, sinistra e affari. E invece no, per questi colleghi non si perde tempo, per far chiudere Roma fa Schifo invece si lavora alacremente, anche il fine settimana di luglio gomito a gomito con gli avvocati

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