Hegel e la mania del tre

Tratto dal blog “L’Occhio Del Bue” (LINK)

Il più grande dei filosofi moderni? O il più ambiguo, incomprensibile e astratto? Diciamo che, se Kant è un selezionatore, Hegel è un unificatore. Il primo è una sorta di neurochirurgo, il secondo un sarto di grande qualità. Se è però complicato spiegare bene Kant è ancora più improbo il compito di divulgare Hegel. Che partì da Kant e arrivò fino a legittimare, da un lato, Marx e dall’altro l’assolutismo dispotico borghese. Se quasi tutto può riferirsi a lui vuol dire due cose: o che non aveva detto nulla o che aveva detto tutto. Propendiamo per questa seconda tesi. E in linea con le sue idee di stato etico lo chiameremo sua Maestà Hegel. Continue reading

L’amore triadico

Tratto dal blog “L’Occhio Del Bue” (LINK)

La filosofia di Hegel è basata sulla dialettica. Lo sviluppo del pensiero e della storia è, a suo giudizio, fondato su questo rapporto: tesi, antitesi e sintesi. Poi dietrofront. E ricominciare ancora daccapo, così, fino allo sfinimento. Naturalmente il percorso vede sempre privilegiare la sintesi, che non è la pura somma di tesi e antitesi, ma la loro espressione più corretta ed elevata. Tale percorso, fondato su una triade, va anche rapportato alle relazioni umane tra uomo e donna, che si vogliono convenzionalmente duali, cioè fondate su un rapporto esclusivo a due (in questo caso la coppia sarebbe una e dunque la relazione sarebbe addirittura unica). Hegel non sopportava le relazioni a due, com’è noto. Anzi le riteneva pericolose. Continue reading